Un manager in grado di delegare è un manager vincente: ecco come

 

Se fai crescere le persone, il successo e la crescita dell’azienda sono garantiti. Sì, va bene, ma come fare? La parola d’ordine è una: delegare.

Proprio così, delegare è un processo fondamentale per il management di successo.

Ma come si fa a delegare? E cosa vuol dire delegare? Te lo spieghiamo qui.

 

Cosa vuol dire delegare?

 

La delega è un processo attraverso cui qualcuno attribuisce a un’altra persona, un collaboratore, l’autorità necessaria per raggiungere gli obiettivi.

In poche parole quando un manager sceglie a chi delegare e cosa delegare. Attenzione però! Il manager non delega anche le responsabilità, che infatti restano sue. Il collaboratore è responsabile solo della delega ricevuta, mentre il manager resta il responsabile complessivo.

La delega può riguardare:

 

  • compiti (cose da fare): il manager assegna delle attività ai collaboratori decidendo anche come e quando portarle avanti.

 

  • decisioni (cose da decidere e da fare): il manager passa temporaneamente la responsabilità gestionale e l’autorità di un determinato progetto a un collaboratore. Ma dopo aver condiviso l’obiettivo e i limiti della delega, il collaboratore è lasciato libero di scegliere come raggiungere il risultato.

 

Come delegare bene in 3 punti

 

Mettiamo che uno dei tuoi obiettivi sia sviluppare un piano di marketing per il prossimo anno. Questo obiettivo lo deleghi a un collaboratore, che a sua volta deciderà come raggiungere l’obiettivo. Ma quali sono le cose fondamentali da tenere presenti?

 

Ecco le tre fondamentali che dovresti sapere:

 

  1. Le responsabilità non sono solo del collaboratore: la responsabilità è condivisa tra manager e collaboratore. Delegare decisioni a un collaboratore non vuol dire rinunciare alle responsabilità. Se il progetto fallisce infatti, la responsabilità è anche del manager perché potrebbe aver gestito male le diverse fasi del processo di delega.

 

  1. Delega anche decisioni e non solo attività: delegare davvero vuol dire rendere autonomo il collaboratore nella fase di realizzazione degli obiettivi. Dopo aver condiviso gli obiettivi del progetto, sta al collaboratore, in maniera del tutto autonoma, scegliere come raggiungerli.

 

  1. Controlla i risultati via via e non solo alla fine: durante il processo di delega il manager deve tenere sotto controllo i risultati. Se qualcosa non funziona, il manager decide insieme al collaboratore delle azioni correttive e/o di sostegno.

 

Perché è importante delegare (e farlo bene)

 

Tutto il processo di delega si gioca sull’equilibrio tra libertà d’azione del delegato e il controllo del delegante.

Ma è un processo che porta benefici importanti sia al manager che ai collaboratori, e quindi a tutta l’azienda.

 

  • il manager ha più tempo per occuparsi di compiti e attività cruciali per il suo ruolo;
  • aiuta a motivare e stimolare i collaboratori;
  • coinvolge e responsabilizza maggiormente i collaboratori sui risultati aziendali;
  • i collaboratori si assumeranno più responsabilità e saranno più autonomi;
  • l’assenza, anche imprevista del manager, non compromette lo svolgimento del lavoro;
  • migliora la pianificazione, l’organizzazione e la distribuzione dei carichi di lavoro all’interno del team;
  • accelera il processo di sviluppo delle capacità professionali dei collaboratori.

 

Non c’è delega senza feedback continuo

 

Insomma, delegare è importante, ma per farlo è fondamentale tenere d’occhio le performance e le attività.

Individuare in tempo reale cosa sta andando bene e cosa invece sta fallendo è cruciale per raggiungere gli obiettivi. E ovviamente per lo sviluppo dell’azienda.

Per farlo dovresti…delegare! Affidarsi a sistemi che aiutano a registrare cosa succede in azienda è fondamentale per individuare problemi, successi o insuccessi ed eventualmente intervenire.

E se necessario offrire aiuto e supporto senza però ritirare la delega. Questo vuol dire esercitare il controllo senza però invadere lo spazio di lavoro e di autonomia del collaboratore. Se invece il lavoro è positivo puoi dare tempestivamente riconoscimenti specifici.

 

Se vuoi sapere qualcosa di più su strumenti per il feedback in tempo reale leggi qui.

 

Leggi anche: Ecco 5 regole per dare feedback efficaci

 

 

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