Una delle risorse più importanti nell’ambito del people development e per chi lavora in ambito HR è il Feedback. In generale si tratta di dare un riscontro il più oggettivo possibile delle prestazioni lavorative, e può essere fornito dal manager al collaboratore, ma anche dal collaboratore al manager. Ma entrambi sono fondamentali. Qui ti spieghiamo cos’è il feedback e perché è così importante per lo sviluppo e il successo di un’organizzazione.
Cos’è il Feedback
Letteralmente composto da due parole, “alimentare, nutrire” e “indietro” il feedback serve proprio a questo: guardare a ciò che viene fatto per “nutrirlo” ovvero correggere dove si sbaglia e incoraggiare, cioè rinforzare, ciò che funziona. Potremmo dire che gran parte del successo di un’azienda si basa sul feedback.
Questo processo infatti, consente di raccogliere informazioni sulle performance di collaboratori e manager. Una volta analizzate le informazioni sarà possibile andare a migliorare le eventuali lacune, correggere gli errori, ma anche dare valutazioni positive su ciò che sta funzionando.
Come dare un feedback
Il feedback deve contenere consigli utili per il potenziamento di una capacità. Dare riscontri oggettivi non vuol dire giudicare bensì valutare. Quando si forniscono queste valutazioni infatti, deve esserci sempre un dialogo aperto, per far sentire l’interlocutore davvero supportato. Il feedback deve essere fondamentalmente un aiuto per chi lavora in azienda. E vale sia per il collaboratori che per i manager.
“Vedere” le persone
Nel dare e ricevere riscontri i manager devono tenere aperto un dialogo con i collaboratori, questo aiuta le persone a sentirsi “viste” considerate e quindi parte dell’azienda. E di conseguenza cercheranno di migliorare e crescere all’interno dell’organizzazione, garantendone così lo sviluppo e il successo.
Tante valutazioni e non una sola
Nelle aziende che puntano allo sviluppo continuo i feedback vengono forniti spesso, dai dipendenti nei confronti dei manager e viceversa. Fondamentale è infatti dare più riscontri durante l’anno e non uno solo alla fine dell’anno come accadeva in passato.
Prima infatti la regola era che il manager fornisse valutazioni dei collaboratori una volta l’anno: un metodo inefficace sotto molti aspetti. Non forniva una valutazione oggettiva e non teneva conto dei comportamenti dei collaboratori durante tutto l’anno.
Feedback continuo
L’ideale infatti sarebbe fornire un feedback continuo, costante e il più oggettivo possibile. Tutto questo oggi è possibile per chi sceglie di adottare sistemi tecnologici innovativi e che puntano tutto sulle persone.
Fornire feedback in tempo reale, e poter registrare queste valutazione durante tutto l’anno aiuterà le aziende nella conoscenza delle persone, delle loro abilità, caratteristiche individuali e delle loro capacità. In questo modo l’organizzazione saprà dove è necessario intervenire, cambiando ruolo a una persona, o aiutandola con la formazione ad hoc, in modo da prendersi cura e “nutrire” quelle che sono le potenzialità dei talenti presenti in azienda.
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