Per far funzionare “industria 4.0” serve il “fattore umano 4.0”

L’innovazione focalizzata sulle persone per Industria 4.0

Sistemi cyber-fisici, industria e prodotti intelligenti, Internet of Things, iper-connettività, Big Data, stampa 3D… sono concetti che leggiamo e ascoltiamo sempre più spesso e che diventano sempre più familiari.
La cosiddetta “Industria 4.0”, considerata la quarta rivoluzione industriale è già una realtà inarrestabile, che cresce a ritmi vertiginosi e promette di generare cambiamenti determinanti in molti processi, prodotti e/o modelli di business cosi come li conosciamo oggi.
Questa quarta rivoluzione industriale è guidata dalla trasformazione digitale ed è caratterizzata principalmente dal fatto che queste tecnologie digitali consentono l’ibridazione tra il mondo fisico e quello digitale, cioè rendono possibile il collegamento del mondo fisico (dispositivi, materiali, prodotti, macchinari e strutture) a (sistemi digitali). Questo collegamento permette ai dispositivi e sistemi di collaborare tra loro creando un’industria intelligente.
In questo contesto, la digitalizzazione dell’industria comporta una serie di vantaggi chiave per lo sviluppo e la competitività, quali: dinamizzazione dell’economia, flessibilità nella produzione, maggiore capacità di personalizzazione, ottimizzazione del processo decisionale, aumento della produttività, nuove opportunità di business, ecc.

Il fattore Umano nell’Industria 4.0
Malgrado l’evoluzione esponenziale che ha sperimentato l’industria in ognuna delle sue “rivoluzioni”, specialmente in quella in atto, esiste qualcosa che permane costante e comune a tutte, ed è precisamente il Fattore Umano.
Attualmente, l’intelligenza Artificiale (IA) è in grado di apprendere per sé stessa, di mostrare segni propri dell’intelligenza umana. Per contro, non possiede altre qualità chiave come il senso comune, la coscienza oppure le capacità sociali e la creatività.
Infatti, come rapporta il World Economic Forum, nel 2020, le abilità più richieste in ambito lavorativo saranno quelle relative alla risoluzione dei problemi complessi e alle relazioni sociali. Verranno richieste inoltre capacità creative, di leadership e di co-creazione.
Il successo delle aziende avverrà quando, in questo contesto di sviluppo sociale e tecnologico, le stesse saranno in grado di adattarsi e potenziare quello che mai potrà essere rimpiazzato, quello che fornisce razionalità ed emotività umana ai processi e prodotti cioè, LE PERSONE.

L’International Ergonomics Association (IEA) definisce l’ergonomia come “una disciplina scientifica multidisciplinare, che studia le relazioni tra l’uomo, l’attività che svolge e gli elementi del sistema in cui è immerso, con lo scopo di ridurre le cariche fisiche, mentali e psichiche dell’individuo e di adattare i prodotti, i sistemi, il posto di lavoro e gli ambienti alle caratteristiche, ai limiti e ai bisogni dei suoi utenti; cercando di ottimizzare l’efficienza, la sicurezza, il comfort e le prestazioni generali del sistema”.
Alla luce di questa definizione sembra che la necessità di integrare il Fattore Umano come l’epicentro di ogni sviluppo, è più che giustificato se vogliamo raggiungere gli obiettivi e le aspettative di Industria 4.0.
Tuttavia, spesso sorge la difficoltà su come possiamo portarlo avanti, quali metodologie e quali risorse tecnologiche utilizzare, Quali modelli di business, e chi può aiutarci a raggiungere quell’integrazione, sul FATTORE UMANO.

L’innovazione focalizzata sulle persone
A questo proposito e anticipando tempi e bisogni di questa eclatante “HUMANAZING ERA”, K-Rev srl ha dato vita alla piattaforma K-Rev che facilita e supporta l’individuazione e lo sviluppo dei talenti nell’organizzazione.
K-Rev, facilita la gestione efficace del “continuous feedback”, rende più affidabile e veloce la valutazione delle performance (competenze, comportamenti e risultati), costituendosi come uno degli strumenti che possono sostenere un clima di lavoro favorevole al benessere delle persone al lavoro, la generazione dei migliori risultati possibili, l’espressione del talento, e la perfezione dei sistemi e procedure.
La valutazione continua (continuous feedback) risultante dalla piattaforma K-Rev insieme ad una metodologia di lavoro focalizzata sulle persone ci aiuta a inoltre a:

  • Rilevare i bisogni e le aspettative latenti, quelli che sono inconsci o impossibili da verbalizzare e che possono essere la chiave per raggiungere gli obiettivi.
  • Realizzare una reale integrazione del fattore umano a livello di processi, prodotti e modelli di business che garantiscono il sistema di adattamento-ambiente-persona.
  • Sincronizzare lo sviluppo del talento con l’introduzione delle tecnologie digitali.
  • Massimizzare l’efficacia e l’efficienza dei processi produttivi.
  • Soddisfare le reali aspettative delle persone all’interno della catena del valore.

Tutto questo è un tassello fondamentale per la riuscita di qualsiasi processo di adozione di Industria 4.0: senza il fattore umano 4.0 non funziona.

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