Feedback, di cosa stiamo parlando?

 

In ogni ambiente lavorativo condiviso è inevitabile, se non basilare, uno scambio continuo di pareri, opinioni, prese di posizione o più semplicemente frasi. Che si tratti di giudizi molto seri oppure di chiacchiericcio nella pausa pranzo, l’interazione tra persone sul luogo di lavoro è materia di studio in ambito accademico da ormai oltre 70 anni. Negli anni ‘50 infatti il concetto di feedback è stato influenzato in modo significativo dalle teorie del comportamento organizzativo e dalla psicologia industriale. Durante questo periodo il lavoro di pionieri come Kurt Lewin, che ha introdotto concetti di dinamiche di gruppo e retroazione, e Norbert Wiener, che ha sviluppato la teoria della cibernetica, ha posto le basi per l’applicazione del feedback nei contesti lavorativi e organizzativi. 

Ecco alcuni esempi tipici di feedback dati e ricevuti al lavoro. A fine articolo, riuscirai a capire quali tra questi 5 sono feedback poco, se non assolutamente, non efficaci:

“Hai lavorato sodo, brava!”

“Ma sei daltonico?” 

“Questo potevi farlo meglio.”

“A distanza di un anno dall’ultimo report, devo dire che questi numeri sono ottimi. Un inizio traballante, forse qualche errore di troppo. Alla fine ce l’hai fatta, non so bene come… ma l’importante è l’obiettivo”.

“No, no, no, assolutamente no. Non va bene, non devi occupartene tu, fai solo danni”. 

Che cos’è il Feedback?

Gli esperti di K-Rev, partendo dal metodo scientifico grazie al quale è stata creata una definizione di Feedback per i contesti organizzativi e manageriali, hanno dato una propria caratterizzazione al medesimo: 

“Nel linguaggio manageriale, con il termine feedback ci si riferisce ad un’informazione che consente, a chi la riceve, di verificare, rinforzare o modificare il proprio comportamento in relazione ad uno specifico obiettivo da raggiungere.”

Alla definizione, possiamo aggiungere che: 

  1. A differenza di un giudizio qualsiasi, un feedback valido non è sovraccaricato da posizioni morali giudicanti. Il feedback è neutrale, scevro da giudizi di merito. 
  2. Il contenuto del feedback porta con sé l’analisi inerente ad una situazione e comunica se la stessa situazione attuale si discosta o meno da un determinato obiettivo.  
  3. Il feedback è una conversazione ragionata, quasi mai istintiva ma altresì sempre strutturata e mediata.

Il Feedback è da sempre uno strumento molto potente. In accezione positiva o negativa, esso può avere effetti importanti sul luogo di lavoro, motivando o meno le persone che ne fanno parte. Questo strumento ha le capacità di trasformare chiunque lo utilizzi in maniera efficace, da mandante o ricevente, migliorando le performance lavorative personali e incrementando la qualità delle relazioni professionali e proficue tra diversi individui. 

Perché usarlo in azienda?

Perché dunque dare feedback in azienda? Ecco un breve elenco rispetto ad alcuni vantaggi garantiti dalle buone pratiche inerenti ad uno scambio ripetuto di feedback corretti:  

  1. Migliora la motivazione delle persone, poiché agisce sul senso di autoefficacia, ovvero sulla convinzione interiore di riuscire a portare a termine un compito, rinforzando i comportamenti positivi e aumentando il piacere dato da un obiettivo raggiunto 
  2. Migliora la consapevolezza della persona, permettendole di ragionare su quali azioni siano utili al conseguimento di un obiettivo di lavoro e quali invece possano essere ostacolanti. 
  3. Migliora il problem solving, poiché quando si riceve un buon feedback possiamo correggere i nostri piani d’azione nel breve periodo e migliorare le nostre potenzialità. 
  4. Migliora l’intero processo lavorativo, facendo riflettere le persone sulla visione progettuale d’insieme e limando gli eventuali errori strutturali. 

Ciò che vi consigliamo caldamente, concludendo: 

Il punto focale su cui concentrarsi è il superamento da una concezione errata che molto spesso utilizziamo inconsciamente sui luoghi di lavoro (e non solo): il feedback utile non potrà mai essere positivo o negativo. Nei prossimi articoli vedremo quali sono i tipi di feedback su cui fare maggior affidamento e il metodo con cui K-Rev sta rivoluzionando i luoghi di lavoro che nutre quotidianamente assieme al suo ampio parco clienti.

Se siete interessati o interessate all’argomento, non perdetevi il prossimo articolo dedicato ai tipi di Feedback, in uscita martedì prossimo sul nostro blog.

Condividi

2 Lug 2024

Categorie
Argomenti