Just Culture nelle HR: l’errore che fa crescere le aziende

 

Cosa succede se domani fai un errore sul lavoro? Molto spesso accade che il tuo superiore o l’intera azienda punti il dito contro di te. Scatta una vera e propria caccia a “chi” ha fatto l’errore. Si chiama Blame Culture, la cultura della colpa, ed è alla base della gestione delle risorse umane nella maggior parte delle aziende in Italia e in molti altri paesi. In Gran Bretagna, negli USA e in alcune aree del nord Europa molte organizzazioni hanno invece scelto di abbracciare la Just Culture, ovvero la “cultura giusta”. Qui ti spieghiamo cosa sono e come vengono applicate nell’ambito HR.

Blame Culture: cos’è e come funziona

La cultura della colpa è la tendenza a cercare una persona o un’organizzazione che sia responsabile di un determinato errore. Quando in un’azienda succede qualcosa di sbagliato, la prima domanda che l’azienda si pone è “chi è stato?” e non “cosa è successo?”.

Si ricerca quindi un capro espiatorio. Una volta individuata la persona che ha fatto l’errore la si “condanna” per aver sbagliato. L’azienda non cerca di capire il perché dell’errore e come far in modo che non accada più. In Italia, come in molti altri paesi, la Blame Culture è una base culturale. Ma qualcuno ha scelto un nuovo approccio.

Just Culture: cos’è l’importanza di fare errori

Cos’è la Just Culture? La cultura giusta si basa su una comunicazione interna trasparente, sulla fiducia fra i vari livelli dell’azienda. Ma soprattutto gli errori vengono affrontati dal sistema gestionale dell’azienda e non dal singolo. Inoltre tiene conto del fatto che gli errori sono fondamentali per imparare, migliorarsi e crescere. Quindi l’azienda cercherà di fornire un aiuto affinché quello sbaglio non si verifichi più.

Just Culture: cosa cambia in azienda?

Le persone vengono messe al centro, si tiene conto dei loro bisogni in quanto esseri umani. Questo vuol dire che quando c’è un errore, e l’azienda segue la Just Culture, si cerca di capire perché si sia verificato quell’errore, senza puntare il dito. Così facendo la persona che lavora in azienda si sentirà libera di apprendere, migliorare ed esprimersi. E questo farà crescere e migliorare le performance dell’intera organizzazione.

I vantaggi di chi sceglie la Just Culture

Spesso le aziende sono focalizzate sul ripetere alle persone che non devono fare errori o peggio: punire gli errori. La cosa importante, invece, dovrebbe essere capire come lo sbaglio sia stato fatto. Utilizzare la Blame Culture significa far lavorare le persone che compongono il team in un contesto dove non ci si aspetta che tu faccia errori. E dove sai già che, se li farai, verrai punito.

Questo diminuisce la propensione delle persone a fare errori ovvero diminuisce la propensione delle persone a migliorarsi e ad apprendere. La cosa importante, invece, dovrebbe essere capire come lo sbaglio sia stato fatto.

Aiutare chi ha commesso l’errore a colmare eventuali lacune, che non sono mai solo del singolo, ma dell’intera azienda. La persona crescerà e di conseguenza anche l’organizzazione. Ecco perché scegliere la Just Culture e favorire quindi un clima in cui le persone si sentono libere di esprimersi, permetterà all’azienda di avere vantaggi incalcolabili.

 

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