Teamwork – Focus sul lavoro di gruppo

 

In questo articolo tratteremo uno dei temi più studiati della storia della psicologia e sociologia di gruppo, ovvero il lavoro di gruppo. Vi proporremo quindi un focus sul lavoro di gruppo, partendo dall’esperienza di K-Rev.

Questo non è altro che il primo approfondimento di un tema molto ampio che approfondiremo in futuro con altri articoli e contenuti specifici, sempre poggiati su solide basi scientifiche. 

Il team di sviluppo culturale di K-Rev vi augura, come sempre, una buona lettura estiva. 

Introduzione

Durante il weekend del 27 e 28 Luglio tutta K-Rev, comprendente tutti i team di sviluppo delle app, il team di gestione, il team di comunicazione e marketing, si è recata a Pigra per una due giorni dedicata al Team Building

In questi due giorni sono state organizzate diverse attività lavorative e ludiche. 

Le attività ludiche si sono divise in escursioni, giochi di squadra e discorsi liberi sulla cultura e società. Per attività ludica intendiamo un’attività progettata per essere divertente e coinvolgente. L’obiettivo principale è quello di intrattenere le persone partecipanti mentre si lavora, molto spesso in maniera implicita, su aspetti importanti delle interazioni di gruppo. Queste attività sono spesso utilizzate per promuovere la collaborazione, la comunicazione, la fiducia e lo spirito di squadra tra i membri del team in un contesto informale e piacevole (come ad esempio una taverna, una cucina, un locale o anche un bosco). Senza porsi limiti di tempo, ogni gruppo di lavoro ha proposto attività ricreative differenti, quali giochi da tavolo cooperativi o competitivi, escursioni in luoghi tipici dell’alto Lago di Como, discussioni su aspetti extra lavorativi della vita personale e della visione delle persone all’interno. 

Le attività lavorative si sono concentrate invece in attività di gruppo inerenti ai macro obiettivi aziendali, in piena logica OKR. Le attività sono state molteplici: workshop sui temi aziendali, una sessione di brainstorming dedicata al futuro dell’azienda, discussioni strategiche sull’organizzazione interna dei team. 

Quali sono i driver, i pilastri o più semplicemente i primi mattoncini nella costruzione di buoni gruppi di lavoro? 

Il lavoro di gruppo: analisi del processo

Riuscire ad ottenere dei risultati proficui da qualsiasi team building, il consiglio degli esperti di K-Rev è quello di concentrarvi sulla sua costruzione a seconda dei team partecipanti.

Facciamo dunque un passo indietro: da cosa è caratterizzato un buon team building? La risposta è semplice: esso dovrebbe essere strutturato nello stesso modo in cui organizziamo quotidianamente gli stessi team e il suo lavoro. Abbiamo racchiuso per voi 7 punti caratterizzanti del team building. Seguiteli passo per passo per ottenere grandi risultati:

1. Obiettivo

Chiarezza e condivisione sono ciò che caratterizza questo fattore. L’obiettivo rappresenta il risultato, lo scopo o la meta del gruppo che lavora. È importante, inoltre, che sia scritto, finalizzato e valutabile concretamente.  Esso si deve tradurre in un risultato possibile, costruito sui fatti e negoziabile. Per riuscire ad ottenere degli obiettivi concreti, vi consigliamo l’approccio studiato da Edwin Locke. La sua ricerca ha messo in evidenza 4 fattori importanti nella definizione degli obiettivi:

  • la possibilità di partecipazione da parte delle persone;
  • la strutturazione di obiettivi difficili (ma realistici…);
  • una buona definizione degli obiettivi;
  • la possibilità di avere dei feedback (misurabilità) in merito al grado di raggiungimento degli obiettivi stessi.

Gli obiettivi nel team building possono suddividersi in:

  • aggregativi (intrattenere, svagare, gratificare e premiare le persone dei team);
  • motivazionali (aumentare il coinvolgimento delle persone, superare le eventuali crisi e migliorare la conoscenza dei partecipanti stessi);
  • formativi (comprendere quali sono le caratteristiche e l’andamento delle azioni, proporre l’evoluzione e  valutare le performance del team).

2. Norme e Metodo

Come definito da G.P. Quaglino, il metodo si definisce come “principio e metodo di funzionamento, regola del lavoro e dell’interazione ma anche sistema, procedura, percorso”.

Un metodo efficace va ad influire sul risultato che il gruppo raggiungerà e si sviluppa attraverso diverse operazioni:

  • analisi delle risorse;
  • discussione e confronto;
  • organizzazione e gestione del tempo; 
  • uso di strumenti utili per risolvere problemi. 

Quando il metodo viene a mancare o manca di efficienza si creano solitamente sotto gruppi e probabili discussioni poco produttive e mirate. Si crea in questo caso caos e una molto probabile perdita di significato di “essere gruppo”. 

Le norme possono essere definite come la scala di valori, quindi ciò che è accettabile o non accettabile per i membri di un gruppo. Si parla quindi delle “aspettative condivise sul modo in cui dovrebbero comportarsi i membri di un gruppo” (Levine, Moreland, 1990). Le norme sono un prodotto collettivo e non includono solo regole di comportamento (o anche dette norme esplicite), ma possono riguardare anche le modalità espressive, l’abbigliamento, il rispetto degli spazi e dei tempi d’ufficio, etc.

3. Ruolo

L’insieme dei comportamenti che ci si aspetta da chi occupa una posizione riconosciuta e assegnata all’interno del gruppo stesso.

I ruoli del gruppo sono caratterizzati da flessibilità, interdipendenza e complessità di aspettative. Le azioni delle persone che hanno determinati ruoli sono validate dal rispetto delle regole imposte dalle norme e dal metodo.

4. Comunicazione

Rappresenta uno degli elementi fondamentali nel gruppo. La comunicazione è fondamentale essendovi all’interno dei team un costante processo di dialogo interattivo, informativo e trasformativo. Essa determina e regola il contatto tra le parti, la conoscenza e lo scambio di informazioni, la creatività e il cambiamento delle persone. La comunicazione si manifesta costantemente attraverso momenti di ascolto, condivisione, confronto, scambio, esposizione e feedback.

5. Clima

Il clima è l’insieme dei valori, opinioni, sentimenti e comportamenti prodotti dai membri del gruppo.

Questi ultimi devono creare l’atmosfera che viene influenzata anche dalla cultura che si sviluppa contemporaneamente nel gruppo stesso. Il clima è un elemento determinante per la vita e la sopravvivenza del gruppo e viene reso esplicito attraverso il sostegno e la fiducia reciproca, l’attenzione del leader verso i bisogni delle singole persone, il riconoscimento dei ruoli, la qualità delle relazioni, l’apertura e il feedback continuo

Fate attenzione: vi consigliamo delle rilevazioni sul clima periodiche, non dimenticando che esso può essere influenzato dalla sintonia con gli obiettivi prefissati e dal tipo di compiti.

6. Sviluppo

Lo sviluppo è il fine verso cui il gruppo tende. Esso si divide in: 

  • sviluppo sia di crescita personale (capacità di relazione, analisi, decisione)
  • sviluppo dell’attività di gruppo (elaborare, acquisire e cercare nuovi contenuti). 

Identifica la costruzione del sistema di competenze del gruppo di lavoro e la parallela crescita del sistema di competenze individuali. Esprime l’evoluzione del campo, la crescita del sistema sovraindividuale come soggetto sociale organizzato. È la testimonianza della formazione e trasformazione in qualcosa di diverso dalla somma degli individui che vi fanno parte.

7. Leadership

È la variabile di “snodo” tra le variabili strutturali (obiettivo, metodo, ruoli) e le variabili processuali (clima, sviluppo, comunicazione). La leadership può essere definita il sistema di conduzione richiesto dal gruppo e necessario al suo funzionamento. Esistono diversi tipi di leader e li approfondiremo nei prossimi articoli inerenti al team work.

 

 

 

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