Turnover, dimissioni e licenziamenti: ecco due tendenze chiave

 

Esistono due modalità in grado di influenzare il turnover, il team aziendale, la produttività e il successo. Stiamo parlando dell’Effetto Domino e dell’Effetto Moltiplicatore. Ecco perché dovresti conoscerli bene. 

Nel bene e nel male

Non c’è luogo di lavoro che sfugga a queste due dinamiche quando si lavora in gruppo. 

Uno studio inglese condotto su 1 milione di lavoratori di 1.620 grandi negozi al dettaglio dimostra come ogni team sia legato alle sorti delle persone che lo compongono, nel bene e nel male. 

I ricercatori dell’Università della British Columbia e dell’Università del Minnesota hanno cercato di rispondere a una semplice domanda: cosa succede quando a lasciare il posto è una persona ritenuta un “buon lavoratore”? Cosa succede invece se a lasciare quel posto è una cosiddetta “mela marcia”?

 

Effetti diversi

Gli studiosi inglesi e americani non hanno dubbi: quando i migliori compagni di squadra lasciano un’azienda, tendono a seguirne altri. Si parla in questo caso di Effetto Moltiplicatore: per un top performer che lascia il lavoro, ce ne saranno altri, di pari capacità, che seguiranno la sua decisione.

Questo, ovviamente, vale anche per la situazione contraria: secondo l’Effetto Domino, quando ad essere licenziato è un collega che non fa il suo dovere, gli altri dipendenti sono più propensi a rimanere in azienda.

 

C’è modo e modo

Se l’azienda perde un lavoratore “top performer”, tutto il team ne risente. Quello che lo studio anglo-americano dimostra è però un altro dettaglio importante:  il livello di impatto (e di turnover) dipende esattamente dal modo in cui i collaboratori lasciano il luogo di lavoro. Vediamo le differenze:

  • Licenziamento di un top performer: se ad essere cacciato è uno dei colleghi più bravi, non è scontato che anche gli altri colleghi faranno la sua fine. Se però ad essere licenziato è la cosiddetta “mela marcia” allora le cose cambiano;
  • Licenziamento di una “mela marcia”: quando ad essere cacciato è un collega poco produttivo, il clima aziendale ne risente positivamente. Lo studio dimostra che i colleghi che restano saranno più propensi rimanere in azienda a lungo; 
  • Preavviso volontario: quando un grande dipendente decide di licenziarsi, altri ne seguiranno perché cominceranno a guardarsi intorno alla ricerca di nuove possibilità, chiedendosi “posso trovare di meglio?”;

 

Conclusioni

La morale di questo studio è molto semplice. Se ti circondi di colleghi operosi e dediti, il team lavorerà meglio e più velocemente. Se, al contrario, ci circondiamo di persone svogliate e pigre, le performance caleranno, così come il benessere del team. Queste dinamiche, note anche come Effetto Domino ed Effetto Moltiplicatore, non possono non essere considerate quando si cerca di costruire un ambiente performante. Per questo è essenziale affidarsi a professionisti e applicazioni in grado di analizzare equamente il valore e le prospettive di sviluppo di ogni collaboratore. 

 

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