Te lo stai chiedendo ormai da molto tempo: chi sta vincendo davvero fra smart working e lavoro in presenza? Da casa, in ufficio o … ibrido?
Insomma, in quale formula sta il futuro del Performance Management? Dovresti già sapere la risposta, ma se non sei sicuro di quale sia la soluzione, allora continua a leggere.
Smart working VS lavoro in presenza
La verità è che siamo passati da un estremo all’altro. Prima lo smart working era considerato un premio, l’idea diffusa era quella che se stavi a casa, non facevi nulla. E questo nonostante i dati raccolti dimostrassero già che le persone lavorano meglio e di più a casa.
In remote working abbiamo diminuito i consumi e lavorato di più. Ma si è perso il contatto con le altre persone, la vicinanza affettiva. Ecco perché è necessario pensare a una FORMULA IBRIDA.
Il vero problema restano gli estremismi, né l’uno né l’altro vanno bene. Stare soli lontani dagli altri a lavorare, ha causato più richieste di aiuto psicoterapico e sofferenze psicologiche. Ma non è più possibile neanche portare avanti il modello secondo il quale “stai lavorando davvero solo quando ti vedo e ti controllo”.
Insomma: è arrivato il futuro, e sembra sempre più ibrido. Ecco perché.
Cosa sta succedendo in Italia
Secondo l’ultima indagine di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza su 900mila lavoratori del terziario circa il 70% è tornato al lavorare in presenza. Mentre resta un 30% di lavoratori in smart working dai 2 ai 3 giorni a settimana. Una formula ibrida, certo. Ma per essere DAVVERO una formula ibrida, ha bisogno di altre caratteristiche. Proprio in questi giorni è stato approvato un Patto per il Lavoro dal Comune di Milano dove il benessere dei lavoratori è al centro. Proprio così, il welfare aziendale prende prepotentemente il suo ruolo nel decidere la produttività e il successo della tua azienda.
Ma cos’è esattamente questo lavoro ibrido?
Lavoro ibrido: cos’è
È la formula che prevede di lavorare una parte della settimana in presenza e una parte a distanza. Il focus di questa modalità è riuscire a far combaciare obiettivi e produttività aziendale con un buon equilibrio fra lavoro e vita privata per ogni collaboratore. Siamo all’alba di questa nuova mentalità e modalità lavorativa, per questo ancora non esiste un modello preciso di lavoro ibrido. Alcune aziende tendono a lasciare un buono spazio al remote working. Altre invece vedono ancora la presenza in ufficio come irrinunciabile.
Equilibrio e benessere sono le parole chiave
Nel lavoro ibrido la cosa più importante resta la capacità di creare un equilibrio tra vita privata e lavoro. E quindi far combaciare i bisogni di ogni persona e della comunità aziendale. Quello che dovresti fare è puntare sulle politiche di “work life balance” che vuol dire creare un welfare aziendale che possa riportare in qualche modo le persone a lavorare in ufficio, ma senza perdere l’equilibrio con la propria vita privata. E quindi con il proprio benessere, soprattutto psicologico.
Lavoro ibrido e benessere psicologico
Secondo i dati dell’OMS la salute mentale sul lavoro costerà più di 16,3 milioni di dollari in termini di perdita di produttività entro il 2030. La cosa davvero importante è sapere come comportarsi per evitare questo tracollo.
Quello che fa la differenza sul lavoro è mostrare interesse per i bisogni e il valore di ogni persona che lavora in azienda. Un legame più stretto fra manager e collaboratore aumenta il coinvolgimento della persona. Ascoltare, prestare attenzione alle persone che lavorano con te è molto importante per promuovere benessere e salute mentale sul lavoro.
Quindi cosa fare?
Organizzare una rete di servizi dedicati ai lavoratori, che li supportino e promuovano il tempo dedicato alla propria vita privata, è importantissimo. E tutto questo si è rivelato molto più efficace dell’aumento di stipendio o del conferimento di titoli, anche se sempre importanti a livello di soddisfazione personale. Insomma, tornando all’inizio: remote working o in presenza?
La risposta si sta costruendo sotto i tuoi piedi. Una formula ibrida, in ottica di promozione sviluppo del benessere personale è sicuramente la strada maestra.
Ma ci sono ancora molti aspetti da capire e che dovresti conoscere. Sei interessato? Continua a seguire il nostro Journal of Human Revolution qui.
Se vuoi saperne di più su come creare una nuova cultura aziendale, leggi qui.
Leggi anche: I 6 errori della valutazione periodica da evitare