Cosa sono e a cosa servono gli obiettivi

 

Ne parli tutti i giorni, sono i tuoi compagni di strada e i motori che muovono la tua organizzazione. Ma sai cosa sono davvero OBIETTIVI e RISULTATI?

Qui cerchiamo di darti una loro definizione. Partiamo dalle basi.

 

Cosa vuol dire obiettivo?

Prima di tutto dovresti sapere che un obiettivo è un qualcosa che si proietta nel futuro. La parola deriva infatti dal termine latino medievale obiectivu(m) ‘che riguarda l’oggetto’. Derivato a sua volta dalla parola obiectum composta dalla fusione dei termini ‘ob’ e ‘iactum’ che vogliono dire “lanciato in avanti”. 

 

Cos’è un obiettivo?

La definizione di obiectum, lanciato in avanti, esprime qualcosa che si proietta nel futuro. Un obiettivo consiste nella dichiarazione di voler fare una determinata attività entro un determinato lasso di tempo. E che comporterà un altrettanto determinato risultato e quindi l’impegno a produrre nuovi o diversi risultati.

L’obiettivo si individua grazie a verbi che indicano modifiche e cambiamenti da ottenere: aumentare, ridurre, incrementare, implementare, evitare, annullare, impedire. Ed è corredato da una serie di parametri che identificano gli “output” (i risultati) che si vogliono ottenere nello specifico. 

 

Cos’è un risultato?

Un risultato costituisce l’esito e l’effetto dell’attività produttiva. Definisce la realizzazione dell’attività e deve avere un valore misurabile, espresso in modo quantitativo. Il risultato infatti si definisce con il participio passato del verbo: numero di prodotti realizzati, di servizi erogati, di scarti ottenuti, del guadagno ottenuto ecc … .

 

Che tipo di obiettivi?

 

Per capire le priorità e le possibili attuazioni degli obiettivi è importante conoscere le varie tipologie di obiettivi. Come si suddividono? Ecco un esempio, tra i tanti possibili:

 

  • obiettivi strategici: attuativi della mission o della policy aziendale come indirizzi, programmi, progetti

 

  • obiettivi gestionali: miglioramenti di attività e processi proposti dai dirigenti verso i propri collaboratori o dagli stessi dipendenti nei confronti dei superiori. 

 

Miglioramento continuo e obiettivi

Gli obiettivi gestionali puntano al miglioramento continuo, e possono essere:

 

  • funzionali, a carattere di applicazione corretta di normative o correlati alla organizzazione, al flusso informativo, alle relazioni interne

 

  • di efficienza, si occupano cioè del rapporto tra risorse impiegate (input) e prodotti (output). 

 

  • di efficacia, rispondono a domande provenienti da organi di gestione organizzativa, dalla normativa, dagli stakeholders. 

 

Obiettivi di efficacia

Gli obiettivi di efficacia si dividono a loro volta solitamente in obiettivi di:

  • efficacia interna, obiettivi di “prodotto”, “di realizzazione progettuale/operativa” e si riferiscono alle modalità di trasformazione degli input in output

 

  • efficacia esterna, ovvero obiettivi di risultato (outcome, che puntano a modificare il comportamento dei destinatari dell’obiettivo) e obiettivi di impatto (impact, che misurano quanto le attività realizzate hanno influito nel modificare la situazione indesiderata).

 

Non tutte le tipologie di obiettivi hanno gli stessi tempi di raccolta dati. Per questo il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance consente un focus prevalente su quelli di prodotto e di risultato. 

 

Miglioramento Continuo e follow-up

 

La chiave degli obiettivi è il miglioramento continuo, un processo che non finisce mai. Una volta che una persona ha finito il proprio compito o raggiunto il proprio obiettivo, solitamente ritiene concluso il proprio lavoro, ma non è così. Anzi, è proprio allora che si compie la vera magia del miglioramento continuo. Basta fare un altro passo: mettere in atto un processo di follow-up post lavoro.

Quando si lavora ogni giorno con lo stesso gruppo di persone, esiste infatti sempre lo spazio per migliorare. Ma se l’organizzazione non si impegnerà in un processo di analisi post-lavoro non scoprirà mai il margine di miglioramento e le opportunità che questo può portare.

Anche quando si lavora occasionalmente con un team di persone, è probabile che ci sarà una “prossima volta”: bisogna quindi concentrarsi sul rendere questa prossima volta migliore della prima.

 

Se vuoi saperne di più su obiettivi e miglioramento continuo seguici sul Journal of Human Revolution di K-Rev.

 

Se vuoi saperne di più su come portare il miglioramento continuo nella tua azienda leggi qui.

 

Leggi anche: Come comportarsi quando si riceve un feedback?

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